Se visiti questa pagina, vuol dire che nutri interesse per l’argomento “guadagnare online”. Vediamo quali sono i reali metodi di guadagno possibili sul web.
Prenditi un po di tempo per leggere questo articolo, e alla fine avrai una chiara idea delle reali possibilità per crearsi un reddito tramite il web.
Precisiamo subito che questo non è un annuncio di lavoro, ne una proposta commerciale, ma solo una breve guida e un ampia panoramica su quelle che sono le possibilità di guadagno sul web.
In questa guida vogliamo anche sfatare alcuni miti che riguardano questo tema.
Non esistono metodi che ti permettono di guadagnare senza fare niente, guardando uno schermo, ma sicuramente ci sono opportunità che possono essere sfruttate, considerando che internet è diventato sempre più centrale nelle vite di tutti.
In questo elenco vedremo anche attività per cui non è per forza necessario avere una partita Iva, seguendo una regola non scritta, che quindi non ha valore legale, ma che porta i più a pensare che se non si supera un certo reddito (qualcuno dice 5000€ annui), si può fare. Non perché sia effettivamente legale, perché ci sono attività dichiarate che magari fatturano anche meno e pagano le tasse, ma più che altro perché è più difficile che cifre cosi basse arrivino agli occhi di agenzia delle entrate e guardia di finanza. Ciò non toglie che, pur non essendo un attività, potrebbe essere riconosciuta come tale, e quindi andare incontro a sanzioni e regolamentazione.
Vediamo quindi quali sono i principali metodi di guadagno su internet, cercando di elencare anche i pro e i contro:
- E-commerce : ovvero vendere oggetti tramite siti che permettono di pubblicare annunci in vari formati, o tramite il proprio sito;
- Affiliate Marketing: ovvero pubblicizzare dei prodotti guadagnando una percentuale sulle vendite
- Blog o Sito: guadagnare con le visite sui nostri contenuti
- Social network: guadagnare come influencer
- Youtube: guadagnare dalle visualizzazioni con un canale monetizzato
- Trading: ovvero investire in azioni tramite siti internet dedicati
- Mining criptovalute: ovvero creare moneta virtuale tramite il nostro computer
- Fornire servizi: come assistenza telematica o corsi e lezioni
- altri metodi: ovvero altre possibili modalità ma più difficili e meno redditizie
E-Commerce:
Il commercio elettronico è sempre più cruciale nella vita di tutti noi.
Online possiamo comprare qualsiasi cosa, ma anche venderla.
Se abbiamo qualcosa da vendere per arrotondare, senza renderlo la nostra attività lavorativa, esistono vari siti su cui possiamo farlo gratuitamente o con piccole commissioni sulla vendita, senza avere una partita iva.
L’esempio più grande è Ebay, ovvero un sito che permette di vendere qualsiasi oggetto, nuovo o usato. Abbiamo una guida dedicata alle vendite su questo sito che trovate cliccando QUI.
Su ebay è anche possibile vendere come venditori professionisti, con partita iva.
Un altro sito su cui è possibile vendere da privati è subito.it, uno dei siti più famosi in Italia.
Qui possiamo vendere gratuitamente tramite un normale annuncio e non c’è nessuna commissione sulla vendita. Abbiamo una guida dedicata anche a subito.it, la trovate cliccando QUI.
Se vuoi vendere i tuoi vestiti usati, un altro sito su cui è molto conveniente venderli è Vinted. Questo sito permette di vendere vestiti, scarpe e accessori usati, esclusivamente tra privati, gratuitamente e senza commissioni. Se vuoi vendere su Vinted puoi seguire la nostra guida dedicata che trovi cliccando QUI.
Uno dei maggiori siti di E-commerce è sicuramente Amazon. Su questo sito per vendere è necessario avere una partita Iva, ma aprendo un account Business si accede a tutta una serie di servizi ultra vantaggiosi per un venditore, come spedizioni gratuite, deposito, prezzi esclusivi e molto altro. Per saperne di più su amazon Business ed eventualmente creare un account puoi cliccare QUI.
Un’ altra valida alternativa per vendere online può essere quella di creare un proprio sito o blog di ecommerce. Sono molti i fornitori che offrono strumenti a tale scopo, come wordpress, blogspot, flazio e molti altri. Ovviamente conterà molto la pubblicizzazione del sito per far si che funzioni.
Questo può essere fatto sia da privati che da partite iva.
Affiliate Marketing
L’affiliazione marketing consiste in poche parole nello sponsorizzare prodotti ricevendo una percentuale quando la nostra pubblicità porta a un acquisto.
Sia amazon che ebay permettono di aderire come affiliati o partner.
Questi siti ci forniranno un identificativo e degli strumenti per creare i link da sponsorizzare.
Su Amazon basta andare sulla pagina dedicata che trovi cliccando QUI e iscriversi al programma di affiliazione. Bisogna avere un sito o anche solo una pagina facebook, o un profilo instagram, twitter o uno degli altri maggior social. Non è richiesto un minimo di seguaci per aderire e non si ha nessun costo di gestione. Ovviamente maggiori sono i propri seguaci, follower, mi piace etc, maggiore è la possibilità di portare a delle vendite e quindi a delle percentuali di guadagno. A seconda della categoria del prodotto e di altre condizioni viene riconosciuta una diversa percentuale di guadagno sul prezzo totale, che va dal 1% al 10% circa.
Per poter riscuotere la cifra guadagnata, con bonifico o buono amazon, bisogna raggiungere almeno la cifra di 25€. Non è necessaria la partita iva se fatto a livelli amatoriali.
Su Ebay funziona più o meno allo stesso modo. Per andare alla pagina dedicata puoi cliccare QUI.
Si guadagna circa dal 1% al 4% a seconda del prodotto e della categoria. La cifra minima che si può riscuotere è 10€. Anche qui non è necessaria la partita iva se svolto a livello “amatoriale”.
L’ affiliate marketing più redditizio è sicuramente quello per i siti di Trading Online, ovvero di investimenti in borsa, come ad esempio e-toro. Pubblicizzando queste piattaforme, dopo essersi registrati al servizio sul sito dedicato che trovate cliccando QUI si guadagnano delle percentuali in base a iscrizioni e investimenti.
Vari altri siti di ecommerce, grandi e piccoli, permettono a terzi di affiliarsi guadagnando con questa modalità. Ogni sito però ha diverse condizioni, percentuali e requisiti minimi per poter aderire.
Con questo metodo sta all’ affiliato quanto poter guadagnare. C’è chi si fa qualche spicciolo, chi uno stipendio e chi migliaia di euro.
Blog o sito
Un altro possibile metodo di guadagno online lo si può creare tramite un proprio sito o blog.
Infatti, inserendo delle pubblicità di terzi, si possono ricevere delle “ricompense” per ogni visualizzazione o clic su queste. Ovviamente questo metodo diventa redditizio nel momento in cui sul nostro sito o blog ci sono molte visualizzazioni. Si parla comunque di pochi centesimi ogni visualizzazione o clic, quindi per farsi uno stipendio con solo questo metodo servono migliaia di visite ogni giorno.
Ci sono molti siti che offrono un ritorno economico in cambio di banner pubblicitari sul proprio sito, ma alcuni di questi hanno dei requisiti minimi da rispettare per poter essere presi in considerazione (ad esempio alcuni non accettano l’ affiliazione se si hanno meno di 10.000 visite al mese, altri le vogliono al giorno!).
Vediamo quindi un po più nello specifico alcuni siti che offrono questo servizio.
Il primo di cui parlare è sicuramente quello di proprietà del collosso del web, Google.
Tramite Google Adsense, possiamo proporre il nostro sito o blog, e dopo una verifica potremo essere accettati o meno. Una volta entrati nel programma, potremo inserire in diversi modi dei banner pubblicitari sul nostro sito, per i quali saremo retribuiti in base a visualizzazioni, clic, impressioni e permanenza sulle pagine. Rispetto ad altri siti che offrono lo stesso servizio, Google permette di avere sul nostro sito pubblicità di qualità, di grandi aziende, che fanno anche fare bella figura. Le cifre sono da meno di 1 centesimo per view e impressioni, a 3-4 centesimi per clic. Ovviamente non si può pensare di fregare Google facendosi i clic da soli o tramite amici. Questo gigante del web infatti ha programmi e algoritmi da milioni di euro per controllare e beccare i furbetti, e se ha il minimo dubbio che lo state fregando, vi sospende immediatamente la pubblicazione delle pubblicità, e può arrivare fino a bloccarvi definitivamente l’account. Dobbiamo inoltre sapere che la cifra minima per poter riscuotere un pagamento da Google è di 70 euro. Cifra che può sembrare irrisoria, ma che in realtà molti affiliati non raggiungeranno mai. Anche perché basta un piccolo sito in competizione con noi, che si mette a fare clic in continuazione sulle pubblicità nelle nostre pagine, per far insospettire Google, che può bloccarci in qualsiasi momento. Esistono infatti dei servizi a pagamento proprio per proteggersi da questi clic fraudolenti. Chi ha molte visite sul suo sito, e quindi ha buoni guadagni, è quasi obbligato a pagare un servizio di protezione. In ogni caso, se siete interessati o volete anche solo approfondire, potete visitare la pagina dedicata di Google Adsense, che trovate cliccando QUI.
Esistono poi altri siti, che offrono anche retribuzioni maggiori per clic e visualizzazioni ma alcuni di questi inseriscono pubblicità diciamo ambigue, o troppo invadenti, o con contenuti vietati ai minori.
Ovviamente non giudichiamo ne chi offre questo tipo di pubblicità, ne chi ne usufruisce, ma sinceramente noi preferiamo non avere sul nostro sito pubblicità con immagini strane, fatte solo per incuriosire, con titoli ambigui, che mandano a pagine il piu delle volte sconosciute, che servono solamente a creare un ciclo continuo di vendita e ricompensa pubblicitaria, e che per alcuni contenuti, riteniamo sia poco raccomandabile averle sul proprio sito. Come gli annunci di fantomatiche donne che ti scrivono essere vicine a te geograficamente, o di altri contenuti a sfondo pornografico, come video games, siti erotici, o siti di scommesse e vari altri.
Dobbiamo sottolineare però che, chi ritiene adeguati questi contenuti alle proprie pagine, sempre a seconda di quanti le visitano, può guadagnare decisamente di più che con altri servizi.
Pensiamo infatti a quelle pubblicità che compaiono all’improvviso, o nascoste, o trasparenti, che clicchiamo per sbaglio. Il costo per clic views e impressioni e simile a Google Adsense, ma i controlli sono minori.
Quanto appena detto ovviamente non vale per tutti. Ci sono circuiti affidabili quanto Google, e che offrono anche buone retribuzioni.
Ora verranno elencati alcuni esempi di servizi simili. Scrivendo su Google “alternative a Google Adsense” ne troverete molti altri. Provandoli valuterete poi voi quale può essere il più adatto al vostro sito o blog.
PROPELLER ADS è un servizio molto utilizzato. Non ha un numero minimo di visualizzazioni per poter aderire e fornisce vari tipi di annunci, ottimizzati per la visualizzazione da smartphone.
Spesso le sue pubblicità mandano ad articoli tipo “questo ragazzo ha guadagnato 40.000 euro al mese lavorando online”. Prima di sbloccare il pagamento, bisogna raggiungere 100€. Per ulteriori informazioni potete visitare direttamente il sito (in inglese) cliccando QUI
EZOIC è
un altro servizio molto diffuso. A differenza di altri è un partner
ufficiale di Google, quindi in teoria offre contenuti pubblicitari più
controllati. Il guadagno da clic e visualizzazioni e sempre simili agli
altri, ma qui per essere accettati bisogna avere almeno 10.000
visualizzazioni al giorno.
Per saperne di più, potete visitare direttamente il sito (in inglese) cliccando QUI.
A-ADS è un servizio adatto anhce a siti appena nati o comunque con un basso numero di visite, perché non richiede un numero minimo di visualizzazioni per poter aderire. La vera particolarità di questo sito è che è il primo di questo tipo al mondo a pagare in criptovaluta, tipo il Bitcoin. Questo sito fa anche scegliere quali tipi di contenuti escludere dalle pubblicità.
Per saperne di più puoi visitare direttamente il sito (in inglese) cliccando QUI
Altri siti simili sono: AdClickMedia, EAdv, PopAds, Media.net, Adversal, BidVertiser.
Ce ne sono molti, basta scrivere su Google “alternative ad Adsense”.
In Italia è possibile monetizzare fino a una certa cifra senza avere una partita iva.
Social Network
Tramite i social network (facebook, instagram, twitter, tiktok, etc), oltre a far scorrere il tempo, non tutti sanno che è anche possibile guadagnare, e non poco. Abbiamo tutti sentito parlare di “influencer”, termina che indica semplicemente una persona che, attraverso il suo profilo pubblico, influenza gli acquisti di chi la segue. Molte grandi marche, soprattutto di vestiti, ma anche di accessori e vari altri settori, scelgono di pubblicizzare i propri prodotti attraverso persone molto seguite sui social, pagandogli delle percentuali sulle vendite, o un fisso, per pubblicare foto, video e storie con addosso un capo di una certa marca o un altro accessorio.
Ovviamente per fare questo occorre avere migliaia di “seguaci”. La concorrenza è molta, ma se si ha un buon seguito, anche di poche migliaia, si può gia riuscire a tirar su qualcosa.
Il metodo per iniziare parte dall’ avere un profilo social molto seguito, con tanti follower o iscritti. Spesso sono le aziende stesse a contattare gli influencer, ma per partire potete essere anche voi a proporvi direttamente a una marca, specie se con questa vi trovate particolarmente in sintonia in base alla vostra personalità, i temi del vostro profilo o altre caratteristiche.
Sta a voi scegliere se approfondire l’ argomento, se tentare, o se passare al prossimo metodo. Dobbiamo tenere presente che in questo ambito c’è moltissima concorrenza, ma comunque ogni giorno c’è chi inizia e chi smette, quindi, a voi la scelta.
In Italia è possibile monetizzare fino a una certa cifra senza avere una partita iva.
Youtube
Un altro possibile metodo di guadagno online è offerto da Youtube, di proprietà di Google.
Creando un canale su questo sito, se si rientra in determinati parametri, è possibile monetizzare i nostri video. I requisiti necessari non sono facilmente raggiungibili, infatti per essere ritenuti idonei a iniziare la monetizzazione il nostro canale deve avere almeno 4000 ore di video visualizzate negli ultimi 12 mesi, e almeno 1000 iscritti. Una volta raggiunti i requisiti minimi, Youtube ci informerà che siamo idonei a monetizzare i nostri contenuti. Da qui in poi guadagneremo, tramite le pubblicità pubblicate prima, durante e dopo i nostri video, tra i 4 e i 7 euro ogni mille visualizzazioni.
Anche qui, soprattutto perché sempre di proprietà di Google, sconsigliamo di provare a “gonfiare” le visualizzazioni, perché se lo scopre vi sospende o cancella direttamente il canale, senza quasi alcuna possibilità di tornare indietro. Per iniziare devi solo avere un account Google per iscriverti a Youtube (trovi due nostre guide dedicate cliccando QUI e QUI), e poi creare un canale e caricare dei contenuti (trovi altre due guide dedicate cliccando QUI e QUI).
Sta a voi in base ai vostri contenuti, alla vostra determinazione e ai vostri calcoli decidere se provare o no. In Italia è possibile monetizzare fino a una certa cifra senza avere una partita iva.
Trading Online
Il trading online non è nient altro che investire in borsa tramite internet. Tramite alcune piattaforme dedicate è possibile registrarsi, aprire un proprio conto con un iniziale deposito, e scegliere quali azioni comprare. E’ sempre esistita, da quando esiste la borsa, la contrattazione a distanza. Bastava ci fosse un intermediario sul posto per fare l’ acquisto o la vendita, attaccato a uno o più telefoni.
Oggi la borsa è online, e queste piattaforme sono l’ intermediario. Il deposito minimo varia da sito a sito. Alcuni richiedono minimo 10€ altri anche 200€. Non abbiamo abbastanza conoscenza in merito, quindi non possiamo dare consigli molto specifici, ma ci sentiamo di dire che sicuramente è uno dei metodi più rischiosi, perché parte da un investimento, ma anche uno degli ambiti in cui, facendo le giuste scelte, è più possibile fare dei bei guadagni.
Il vedere sempre più pubblicità in giro tipo “investi su amazon” non è collegato al reale andamento in borsa, ma come abbiamo visto prima, è questione di affiliate marketing, cioè di persone che guadagnano una commissione ogni volta che qualcuno, tramite quella pubblicità, si iscrive e fa un deposito sul sito pubblicizzato.
Molti di questi siti guadagnano delle commissioni, quasi tutti in un modo o nell’ altro. Tutta via si può aderire a promozioni speciali che offrono periodi senza commissioni, o commissioni solo se c’è un guadagno, e cosi via.
Alcuni siti di trading online da citare sono E-Toro, Plus5000, Capital.com, Markets.com e ne esistono vari altri. Ovviamente, come abbiamo detto, bisogna fare molta attenzione e non avventurarsi a caso sul primo sito che troviamo. Se si tratta di soldi la truffa è sempre dietro l’angolo. Nel caso in cui questa attività diventi un vero lavoro bisogna regolarizzarla come tale.
Mining Criptovalute
Avrete sicuramente sentito parlare di Bitcoin. Se cosi non è, in poche parole si tratta di una valuta virtuale, come se fosse il dollaro o il franco, ma che non esiste in forma cartacea o metallica.
Un Bitcoin è passato negli ultimi dieci anni da valere pochi euro a valerne più di 8mila.
Il Bitcoin non è l’unico, anche se è il più diffuso e valutato, infatti esistono varie altre Criptovalute.
L’esistenza di questo denaro virtuale è garantita esclusivamente dal tracciamento del suo passaggio tramite dei computer. Mettendo a disposizione il proprio computer per questi calcoli si può guadagnare criptovaluta, e il termine tecnico per questa operazione è Mining. Detto così sembra semplice, ma è tutt’ altro.
Per quanto riguarda il mining di Bitcoin, sono necessari computer molto potenti affinché i costi non superino i guadagni. Esistono macchine fatte apposta, molto costose, ma persone con una buona conoscenza informatica possono assemblare un pc con cui risulti fattibile limitando i costi.
Esistono però altre criptovalute, come il Litecoin, o l’ Ethereum, che in teoria sono un po' più facili da estrarre, e c’è chi propone metodi per farlo anche attraverso il browser internet.
In queste monete virtuali si può comunque investire anche solo comprandole sulle piattaforme di trading viste prima. Essendo ancora tutte abbastanza in crescita si può ancora riuscire a guadagnare qualcosa acquistandole adesso. Purtroppo però dobbiamo sapere che, mentre il denaro normale è garantito da ogni stato tramite un quantitativo d’oro o di titoli di stato, queste monete virtuali esistono appunto solo online, quindi, ad esempio scomparisse internet (!), non esisterebbero più da un momento all’ altro.
Assemblandosi un pc possiamo partire da un minimo di 500-600€ fino ad arrivare ai preassemblati, macchine che superano anche i 10.000€.
Se volete provare a investire in questo metodo, il consiglio è quello di leggere il più possibile guide, articoli, consigli e recensioni online, scrivendo su Google parole come “mining”, “minare bitcoin”, “pc per mining”, “litecoin browser” e cosi via. E’ tutt’ altro che facile ma, guardando anche l’ evoluzione digitale degli ultimi anni, è un attività che può ancora (chissà per quanto) realmente far diventari ricchi. Ovviamente questa attività, nel caso in cui diventi effettivamente lavorativa, va regolarizzata, pagando le tasse.
Offrire servizi online
Un altro metodo onesto per guadagnare online è quello di offrire servizi tramite internet.
Questo può partire dal semplice pubblicizzarsi su internet per un servizio che viene poi offerto nella realtà, o proporsi per servizi di assistenza e di altro tipo online.
Per pubblicizzare la nostra attività online il nostro primo consiglio è sempre una ramificazione di Google, ovvero GoogleAds. Essendo il web gestito per più del 90% da questo colosso, conviene sfruttare i suoi canali di pubblicizzazione.
Alcuni esempi di servizi online sono: creare siti, gestire i social network, pubblicizzare contenuti e prodotti, effettuare vendite o acquisti per conto terzi e qualsiasi altra cosa vi venga in mente possa avere una richiesta e passare da internet.
Ovviamente, come in tutti i precedenti casi, questa attività va regolarizzata se effettivamente lavorativa.
La linea di confine tra attività lavorativa e non, è definita dalla legge, nello specifico dalle sentenze su situazioni pertinenti, dalle quali si va a interpretare che questa cifra soglia può essere considerata all’ incirca attorno ai 5 mila euro annui. Ma ci sono altre sentenze in cui, al di la dei guadagni, è stata considerata un attività lavorativa perché effettuata in continuazione, e non ogni tanto per arrotondare, che quindi hanno dovuto regolarizzare, pagando le sanzioni.
Non dimentichiamo che in Italia, qualsiasi partiva Iva, anche senza entrate, è tenuta a pagare una cifra annuale all’ inps, che nel minore dei casi, ovvero il regime forfettario, consiste in circa 2500€ annui. Se poi calcoliamo entrate annuali per circa 5000€, calcolando le spese inps e le tasse avremo un guadagno annuo di circa 1000- 1500€ (questo calcolo varia a seconda delle circostanze).
Non possiamo comunque prenderci la responsabilità per le scelte che prenderete, in quanto non consigliamo niente a nessuno, ma ci limitiamo a esporre la realtà dei fatti, nella speranza di mettervi nella condizione di scegliere poi autonomamente e consapevolmente.
Altri metodi
Esistono poi ancora altri metodi per cercare di guadagnare online, ma che non approfondiremo, non perché li giudichiamo o li riteniamo inefficienti o immorali, ma perche abbiamo scelto quelli che a nostro parere sono i metodi più diffusi. Ad esempio ci sono siti che ti offrono una piccola ricompensa per cliccare su dei banner pubblicitari. Ogni clic è pagato meno di un centesimo, si fa fatica a raggiungere una cifra degna di nota, e spesso questi siti scompaiono prima di poter raggiungere la cifra minima di pagamento. Inoltre molti non ti permettono di cliccare più di un tot di banner, rendendolo praticamente nullo, anzi dispendioso, in termini di perdita di tempo (sconsigliato).
Un altro esempio sono le Cam Girls. Esibendosi in webcam in spettacoli erotici molte ragazze e donne si sono create dei super redditi. Esistono siti apposta su cui si pagano delle commissioni e siti privati. Leggendo l’ esperienza di alcune Cam Girls sembra molto redditizio, ma non ci sentiamo di consigliarlo ai nostri lettori e alle nostre lettrici, in quanto chiunque dovesse usufruire del servizio potrebber registrare, per poi diffondere in rete, con la conseguente impossibilità di rimuoverlo, quindi rassegnandosi a vedersi ignudi su internet per sempre.
Non dimentichiamo infine tutto ciò che riguarda l’ espressione artistica. Su internet infatti possiamo pubblicizare e vendere le nostre canzoni, i nostri video, le nostre opere, le nostre foto e ogni altro contenuto di nostra creazione, attraverso le molte applicazioni e siti fatti apposta.
Sicuramente staremo dimenticando più di una cosa, e nel tempo in cui abbiamo letto questo articolo potrebbe essere nato qualche nuovo lavoro digitale, ma speriamo possa essere stato comunque utile.