Cosa fare se ricevi i dati personali di un’altra persona

Hai ricevuto tramite email, messaggio o in altra modalità dati sensibili di una persona che non conosci? Potrebbe essere un errore, oppure un tentativo di metterti in mezzo ad una truffa. Vediamo quindi cosa fare quando ricevi i dati personali di un’altra persona.

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Indice

Esempio di messaggio

Abbiamo ricevuto tramite email un messaggio, senza oggetto, e contenente alcuni dati sensibili di una persona che non conosciamo. In questo caso i dati comprendevano il nome e cognome, il codice fiscale, l’indirizzo di residenza, la data di nascita, il numero di documento d’identità e il codice Iban di una carta postepay evolution.

Con questi dati un malintenzionato potrebbe sottoscrivere contratti e probabilmente effettuare pagamenti online.

La prima opzione è che la persona che ha inviato questi dati si sia sbagliata. Oppure sono dati che gli sono stati richiesti da qualcuno che stava tentando di truffarlo, o ancora, un tentativo di coinvolgerti in una truffa.

Come prima reazione si potrebbe avere quella di ignorare il messaggio, cancellarlo e non dargli importanza, ma questo può essere rischioso e comportare anche conseguenze legali. Ma cosa fare quindi?

Identificare il mittente

La prima cosa da fare se si ricevono dati personali di un altra persona è verificare chi ce li ha inviati. Nel caso di una mail, dobbiamo verificare l’indirizzo da cui è stato inviato. Attenzione però! A volte può essere mostrato un indirizzo diverso da quello che realmente invia il messaggio, che si può verificare mostrando altre informazioni sul mittente.

Nel caso della mail da noi ricevuta, è stata mandata da un indirizzo Gmail, che per quanto possa avere canoni di sicurezza elevati, permette a chiunque di creare un account senza troppi problemi tramite un telefono android. In ogni caso, è già un segnale che potrebbe trattarsi realmente del mittente, del suo coinvolgimento inconsapevole in una truffa, o un goffo tentativo di coinvolgere terze persone. Anche perchè nel nostro caso, l’indirizzo è composto dal nome e cognome della persona.

Cercando questo nome su Facebook per un primo riscontro abbiamo trovato vari profili intestati a questa persona, tutti riportanti le stesse foto, alcuni con pochissimi amici. Questo ci ha insospettito ulteriormente, ma vista anche l’età della persona, potrebbe comunque trattarsi della conseguenza di poca praticità con la tecnologia, ricreando profili ogni volta che si perdono le credenziali di accesso. Con lo stesso nome abbiamo anche trovato un profilo linkedin, che con un account google si può creare in pochi secondi, inattivo da mesi. Ma anche questo può dipendere da vari fattori. Ma cosa fare dopo aver, forse, identificato il mittente?

Segnalazione alla Polizia Postale

Come abbiamo detto, potrebbe trattarsi di un errore della persona o di una tentata truffa. Noi abbiamo preferito rivolgerci immediatamente alla Polizia Postale, più precisamente alla sede locale di competenza. Essendoci un riferimento territoriale tra i dati ricevuti, abbiamo deciso di contattare direttamente il commissariato della città indicata, al numero di telefono che abbiamo trovato nell’elenco Sedi Polizia Postale. Se i dati non contengono un riferimento territoriale, puoi contattare quelli della tua città o della città più grande e vicina tra quelle presenti nell’elenco.

La Polizia Postale ha saputo darci da subito istruzioni su come procedere per affrontare la situazione per cercare di evitare conseguenze per chi ha ricevuto la mail e per la persona vittima di possibile truffa. Dobbiamo informare il mittente, e cancellare il messaggio, e ora vediamo più nello specifico il perchè e la modalità.

Oltre a darci istruzioni su come procedere, la polizia farà tutte le verifiche che riterrà possibili per affrontare la situazione.

Informare il mittente

Come da istruzioni della polizia, prima di tutto provvediamo a rispondere a questa mail, informando il mittente che ci ha inviato dati sensibili non richiesti, e che procederemo a cancellare la mail ricevuta. Nel caso in cui sia stato lui stesso a mandare i dati, potrà capire cosa sta succedendo, e in cosa ha sbagliato. Chiedere ulteriori informazioni e verificare direttamente se ci sono delle truffe in corso, contattando tutti gli organi competenti per farlo, e per affrontare la situazione. Nel nostro caso, abbiamo voluto specificare anche che abbiamo informato la Polizia Postale. Per mettere subito in chiaro a chi ha mandato la mail, se è un truffatore, che le forze dell’ordine ne sono già a conoscenza. In ogni caso è molto importante rispondere alla mail, specificando che ci ha inviato dati non richiesti, in una mail che cancelliamo.

Questo lo ribadiamo, è molto importante. Nel caso in cui questa persona sia reale, potrebbe essere stata indotta a inviare la mail con l’inganno, con gli scopi più vari da chi sta portando avanti la truffa. Il malintenzionato infatti potrebbe nascondersi dietro al fatto che questi dati siano stati condivisi con altri indirizzi, a cui magari dare la colpa di eventuali truffe. Dopo aver segnalato la cosa alla Postale, quindi, informa il mittente che si è sbagliato a inviarti i dati, e poi passa al prossimo passaggio, cioè eliminare la mail.

Eliminare il messaggio

Dopo aver comunicato al mittente quanto dovuto, possiamo procedere a eliminare il messaggio, anche dal cestino. Questo è da fare prima di tutto perchè altrimenti staremmo conservando dati personali di una persona senza avere l’autorizzazione per farlo. Come abbiamo detto poi, noi dobbiamo da subito dimostrare di non centrare nulla e non volerne sapere niente. Sembra eccessivo, ma in rete ci sono persone che passano giorno e notte a tentare truffe, con le motivazioni più varie, e la prudenza non è mai troppa.

Perchè? Perchè se conservi un messaggio con dati personali di una persona che poi subisce una truffa potresti essere indicato come possibile responsabile.

Consigli utili

Come sappiamo ormai quotidianamente tutti abbiamo a che fare con la rete internet, magari senza nemmeno accorgercene. Chi non ha uno smartphone? E non usa almeno Whatsapp, o Telegram, o Youtube o mille altre possibilità? Lo ribadiamo, internet è sempre più centrale nelle nostre vite, per le cose indispensabili, e per quelle superflue.

Limiti generazionali

A questo proposito, c’è un gran parlare riguardo le capacità più o meno elevate in base alla generazione (boomers, millennials etc) di interfacciarsi alle nuove tecnologie, ma è un argomento su cui non concordiamo assolutamente.

Per quanto sia innegabile l’esistenza di una generazione che sta facendo davvero fatica a superare questa evoluzione tecnologica, che ha subito un impennata negli ultimi anni, oggi assistiamo a nuove generazioni che in alcuni casi, ad esempio, non sono capaci ad accendere un computer. Questo perchè il mezzo più utilizzato è uno smartphone, grazie a cui spesso il pc risulta, apparentemente, inutile.

Oltre a questo, non possiamo non tenere presente che buona parte della tecnologia che oggi usiamo è, almeno in parte, stata inventata da persone appartenenti proprio a quella generazione che oggi si etichetta come “ignorante”. Ovviamente il mondo è bello perchè è vario, composto da mille sfaccettature. Ecco perchè possiamo trovare un sessantenne appassionato di computer, pratico in tutto, e un altro totalmente incapace anche solo di mettere un codice di sblocco del telefono. Ma la stessa cosa può succedere con un adolescente, uno super nerd e un altro che non sa nemmeno per cosa potrebbe usare un pc.

Consapevolezza Online

Queste considerazioni possono sembrare scollegate dall’argomento di questo articolo, ma in realtà è solo per fare comprendere a tutti che, per quanto su internet si possa ANCHE giocare e divertirsi, si tratta di un mezzo potentissimo, che va rispettato e conosciuto, e che sarà sempre più centrale nella vita di tutti. Quindi, attenzione a cosa fai su internet, ti sembra un gioco perchè è uno schermo, ma è uno di quei giochi che possono diventare realtà. Quindi rinuncia ad atteggiamenti tipo “tanto non ne capisco niente”, “la tecnologia non fa per me” e cose simili. Perchè sei come una persona che a inizio 900 preferiva continuare a usare le candele perchè le lampadine erano troppo complicate.

Chiedere consapevolezza in un mondo in cui ci sono persino persone che sostengono la terra sia piatta, è sicuramente un azzardo, ma è l’unico modo per provare a proteggersi.

Se hai paura di aver subito una truffa, contatta la Sede della polizia postale più vicina. Se hai ulteriori dubbi o vuoi approfondire il discorso, puoi contattarci con uno dei metodi indicati alla pagina contatti. Grazie della lettura.

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