Facebook, che è stato lanciato nel 2004 da Mark Zuckerberg, è ancora vivo nel 2025? In principio era destinato alla sola comunità degli studenti di Harvard, e poi è stato condiviso con altre università e scuole. Solo dal settembre 2006 chiunque nel mondo, sopra i 13 anni, si è potuto iscrivere, dando vita a quello che per molti anni è stato il social più usato.
Ma nel 2025 ha ancora senso iscriversi a questo social network? Le persone lo usano ancora? Vale la pena usarlo per sponsorizzarsi? A queste ed altre domande daremo una risposta, verificata e con collegamenti esterni per approfondimenti e statistiche.
Utenti mensili e giornalieri: chi usa ancora Facebook nel 2025?
Secondo questo articolo di TekRevol.com, Facebook ha più di 3 miliardi di utenti attivi al mese. Questo vuol dire che nel mondo quasi 4 persone su 10 lo usano almeno una volta ogni 30 giorni. Nello stesso articolo viene fornita anche la suddivisione territoriale di questi utenti, dove possiamo vedere come la maggior parte siano asiatici, seguiti da americani, africani ed europei.
Quotidianamente invece, gli utenti sono circa 2 miliardi. Ti stai chiedendo come è possibile? Semplice, non tutti accedono ogni giorno. Solo 2 miliardi dei 3 mensili!
Il mercato principale di riferimento per Facebook è quello indiano, seguito da quello americano e quello indonesiano. Al contrario di quanto sostenuto da alcuni articoli e utenti social, Facebook non è stato abbandonato dai giovani che preferiscono altri social, perché la maggior parte di utenti, il 32%, ha tra i 25 e i 34 anni. Bisogna però evidenziare che la fascia tra i 18 e i 24 anni rappresenta solo il 15% del traffico, alla pari di chi ha tra i 45 e i 54 anni.

Chi sponsorizza ancora su Facebook (e perchè)?
I social sono diventati cruciali per sponsorizzare un attività, un iniziativa o qualsiasi altra cosa. Essendo Facebook stato uno dei primi social al mondo è stato anche tra i primi posti dove si è sviluppato un mercato pubblicitario. Ma nel 2025 ha ancora senso usarlo? In quanti lo usano? Funziona?
A queste domande ha provato a dare una risposta questo articolo di Cropink.com, in cui troviamo varie statistiche e informazioni sull’utilizzo di Facebook a scopi commerciali.
Dall’articolo emerge che Facebook rimane leader indiscusso delle sponsorizzazioni online. Si stima che nel 2024 circa il 91% delle organizzazioni in tutto il mondo era presente su questo social, e nello stesso anno ha generato più di 160 miliardi di dollari da ricavi pubblicitari. Rimane quindi la piattaforma più usata per sponsorizzarsi, anche a causa del maggior numero di utenti mensili a livello mondiale.
L’utilità però è messa in discussione da questi dati, che ci dicono anche che il coinvolgimento degli utenti è tra i più bassi paragonandolo alle altre piattaforme. Nonostante ciò, il 93% dei professionisti del settore marketing utilizza Facebook per se stesso o per i propri clienti.
Nonostante il basso engagement, Facebook rappresenta comunque uno strumento essenziale per la ricerca di notizie e prodotti. Circa il 60% infatti lo utilizza anche, e soprattutto, per questo. Altro dato degno di nota è quello che ci spiega come pubblicare molto possa essere contro-producente, al contrario di quanto si potrebbe pensare.
9 aziende su 10 nel mondo hanno almeno una pagina o un gruppo Facebook, e per 4 aziende su 10 rimane la più redditizia, ovvero quella da cui riescono a generare più conversioni.
Che tipo di contenuti funzionano oggi?
Mentre una volta la piattaforma era destinata principalmente a interagire con la propria community di amici, è diventata nel tempo, come altri social nati successivamente, un contenitore di contenuti, che alla fine dei conti servono a tenere una persona il più possibile sul sito o l’app.
Maggiore permanenza corrisponde a maggior possibilità di generare conversioni con le interazioni con le pubblicità presenti. Proprio per questo, l’algoritmo che propone i contenuti a chi “scrolla”, seleziona le cose migliori da mostrarti, in base a tue precedenti visualizzazioni, iscrizioni e interazioni.
Queste sono rappresentate per circa il 40% degli utenti da visualizzazioni di video. Principalmente i “Reels”, brevi video da scrollare passando da uno all’altro, o in generale i video pubblicati nei post. In base ai video su cui ti soffermi maggiormente, il sistema di Facebook seleziona i video successivi da mostrarti.
Quindi senza dubbio i contenuti più visti, condivisi e commentati sono i video, specialmente quelli brevi. Pensate che ogni giorno vengono condivisi circa 3,5 miliardi di reels. Visto che più di 9 utenti su 10 usano Facebook sul telefono, il formato video ottimale è quello verticale.
Su particolari tematiche, nicchie, o per argomenti specifici, possono funzionare anche i gruppi, dove gli utenti possono creare una community che interagisce. Come abbiamo detto poi è molto utilizzato anche per la ricerca di prodotti, quindi se ti stai chiedendo se ha senso usare Market Place, la risposta è senza dubbio si. Sia per comprare che per vendere.
Il rischio delle truffe su Facebook
Nel 2024 Facebook ha eliminato più di 7 milioni di profili account falsi, o comunque legati a truffe. Oltre a questo ha eliminato più di 23.000 tra gruppi e pagine legati ad attività truffaldine. Purtroppo però, il 21% delle truffe online parte proprio dai social. Non tutte da Facebook ovviamente, ma una buona parte si, perché è quello che ha più utenti mensili attivi.
Esistono vari tipi di truffe in cui è possibile imbattersi. Ne abbiamo descritta una in questo articolo “Messaggio la tua pagina verrà disattivata”. La maggior parte sono di Phishing, ovvero i truffatori provano a rubare i dati di un malcapitato, tramite vari metodi. Fingendosi Facebook, una banca, una persona conosciuta e purtroppo molte altre opzioni per provare a fregare ignari utenti.
Un’altra truffa molto diffusa è quella che possiamo classificare genericamente come “Amorosa“. Di solito sono più esposti gli uomini, ma purtroppo vengono coinvolte anche tante donne. In questi casi, si sfrutta una debolezza per illudere e sottrarre risorse, principalmente soldi, con le scuse più varie.
I tipi di truffe presenti sono molti altri, alcuni simili tra loro, altri nuovi e più sofisticati, ma non è un discorso che si può attribuire specificatamente a Facebook. Anzi, quest’ultimo ha, rispetto ad altri, molti più mezzi per provare a contrastare queste pratiche scorrette, ed alcune delle contromisure messe in atto sono spiegate in questo articolo di Meta.
Sintetizzando, usare Facebook è rischioso quanto tutti gli altri social.
Facilità di utilizzo di Facebook nel 2025
Il fatto che 3 miliardi di utenti al mondo siano attivi ogni mese su questo social network può suggerire che si tratti di una piattaforma semplice da utilizzare. Questo non ha in realtà motivazioni plausibili. Si pensa che semplicemente Facebook ha diffuso uno standard di social, che ha ispirato nella popolazione l’idea stessa di social network, e quindi sia ormai nella sua forma parte della cultura popolare, quasi autoctono, e quindi facilmente comprensibile.
Nella pratica non è ne più facile ne più difficile da utilizzare di altre piattaforme, ma richiede solo conoscenze proporzionate a quello per cui lo si vuole usare. Per chi però volesse un aiutino per iniziare ad usarlo, è disponibile la Guida per iscriversi e usare Facebook, che spiega nel dettaglio come entrare a far parte di questo social.
Esperienza Personale: funziona ancora?
Ho iniziato ad usare Facebook non appena disponibile nel nostro paese. Circa verso la fine del 2006. Inizialmente non lo utilizzavo, non mi piaceva, e c’erano altre piattaforme di settore che preferivo, come MySpace, o social network locali.
Negli anni a seguire gli utenti registrati sono cresciuti fortemente, e sono tutt’ora in crescita. Si è quindi reso necessario un maggior utilizzo della piattaforma, per progetti personali e di altre persone, conoscenti, clienti, organizzazioni, associazioni, musicisti, performers e molto altro.
Da allora ad oggi, per tali scopi, ho creato e/o gestito più di 200 tra profili, pagine e gruppi. Ho utilizzato Facebook per numerose campagne di sponsorizzazione interne ed esterne, a scopo commerciale, informativo, ludico o pubblicitario.
Tutt’ora per alcuni tipi di attività e campagne consiglio di utilizzare Facebook, e offro il servizio di management anche per questo social network. Per avere maggiori informazioni, puoi visitare questa pagina sul sito della mia attività ELMedia.
Per correttezza però devo specificare che, come già detto nell’articolo, il tasso reale di engagement è tra i più bassi del settore. L’algoritmo di Facebook inoltre potrebbe deliberatamente decidere di mostrare più o meno un contenuto rispetto ad un altro. In alcuni casi i contenuti non vengono praticamente proposti nemmeno agli iscritti, amici o followers. Deve fare quadrare i conti, quindi sceglie cosa mostrare a chi scrolla in base a quanto pensa potrà rendergli di conversioni pubblicitarie.
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Terminiamo quindi rispondendo alla domanda, Facebook è ancora vivo? Senza ombra di dubbio si, ma non è detto sia il mezzo migliore per te. Devi valutare, e se hai bisogno di una consulenza gratuita, non esitare a contattarmi!
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